Artem Uss ha preso il largo dagli arresti domiciliari ed è tornato in Russia attraverso la Slovenia, pertanto il Ministro Carlo Nordio ha avviato un procedimento disciplinare contro i giudici della Corte d’Appello di Milano che hanno permesso il braccialetto elettronico, nonostante il parere contrario della Procura Generale di Milano. Adesso partirà il solito balletto di accuse e responsabilità che non porterà a nulla, come già si intravede da alcuni commenti dell’Associazione Nazionale Magistrati.
Da modesta investigatrice privata, titolare dell’agenzia Investigazioni Cyanea di Milano, penso che la responsabilità dell’evasione di Artem Uss non sia tanto dei magistrati quanto piuttosto delle alte cariche governative italiane. La faccenda Artem Uss avrebbe dovuto essere gestita direttamente dai Ministri e dai Servizi Segreti.
Quando un cliente si rivolge alla mia agenzia investigativa Cyanea per rintracciare un fuggitivo o recuperare la prole sottratta dal partner straniero e nascosta all’estero, la mia prima domanda è di quanto denaro disponga la controparte. Anche l’ultimo investigatore privato collaboratore della mia agenzia investigativa sa che i soldi ti permettono di superare frontiere altrimenti invalicabili, di nasconderti meglio e di renderti invisibile senza troppi sacrifici, pertanto diventano complicati sia il rintracciamento sia l’esfiltrazione.
La mia agenzia Investigazioni Cyanea fu costituita nel 2001 da una branchia della storica agenzia investigativa Octopus per affrontare indagini ad alto rischio, perché qualsiasi investigatore privato sa quanto sia pericoloso e complicato indagare sui super-ricchi: se non riescono a corrompere e non arrivano all’estremo, mandando un sicario, ti fanno causa o usano la loro influenza per farti sospendere la licenza di investigatore privato della tua agenzia investigativa.
Dov’erano i nostri governanti quando si sarebbe potuto prevedere l’eventuale antiamericanismo dei giudici di merito o la loro convinzione di un eccessivo accanimento degli USA contro Artem Uss? Come dargli torto, pensando alla persecuzione contro Julian Assange o a Chico Forti che sta scontando l’ergastolo in Florida sulla base di un discutibile processo indiziario?
A proposito di Chico Forti: l’estradizione di Artem Uss avrebbe potuto finalmente comportare uno scambio col nostro connazionale, ma si sa che i politici italiani oramai usano il povero Chico per fare passerella e poi se ne dimenticano.