Il sostituto procuratore della Corte d’Appello di Milano, Dott. Cuno Tarfusser, ha inoltrato richiesta di revisione del Processo per la strage di Erba.

Dopo che il sostituto procuratore della Corte d’Appello di Milano, Dott. Cuno Tarfusser, ha inoltrato richiesta di revisione del Processo per la strage di Erba, una persona coscienziosa sarebbe andata a rileggere tutti gli atti del Processo, a rivedere i video e a riascoltare gli audio (è un po’ come quando ti chiedono se ti sei ricordata di chiudere il gas appena uscita dall’uscio di casa; torni a controllare). Invece il procuratore di Como Massimo Astori ha replicato seccamente: << Le espressioni del PG contengono accuse di condotte abusive e illegittime se non di veri e propri reati a carico di magistrati della procura di Como, a distanza di 16 anni dai fatti, senza giustificazione alcuna>>.

         Eppure, è impossibile non essere attanagliati dai dubbi esaminando attentamente il fascicolo processuale e gli atti di Polizia Giudiziaria che hanno portato all’ergastolo Olindo Romano e Rosa Bazzi. Un numero sempre maggiore di giudici non legge il fascicolo prima di andare a Processo; purtroppo è un problema che conosco sin troppo bene da investigatore privato titolare dell’agenzia investigativa Cyanea abilitata alle indagini penali difensive,

         Persino il PM Piercamillo Davigo evidenziò questa mancanza diffusa in un suo racconto di un testimone che in udienza disse di aver rilasciato opportune dichiarazioni messe a verbale nel fascicolo e si sentì rispondere candidamente che doveva ripetere, perché nessuno le aveva lette (al limite si sarebbe dovuto dire che andavano ripetute o confermate col verbale alla mano, secondo i crismi della formazione della prova).

Nella mia carriera di investigatore privato, titolare dell’agenzia Investigazioni Cyanea, mi capita sempre più spesso d’incontrare, nelle udienze di Processi civili e penali, magistrati che assomigliano a certi studenti svogliati che non studiano a casa, pretendendo di imparare solamente durante la spiegazione del professore.

         Non saprei dire se lo fanno per pigrizia o nel tentativo di velocizzare il processo, tuttavia l’effetto è dannoso per la Giustizia. Qualche anno fa un cliente della mia agenzia investigativa Cyanea mi ha fatto seguire un suo dipendente assenteista. Il soggetto si metteva in malattia, lamentando atroci dolori alla schiena, per poter svolgere traslochi per conto terzi a pagamento. I detective privati della mia agenzia Investigazioni Cyanea lo filmarono mentre compiva sforzi incompatibili con la patologia lamentata dal soggetto. Andammo in udienza e, mentre attendavamo il nostro turno, l’avvocato sindacale di controparte, avendo visionato il nostro rapporto investigativo e avendo capito di assistere un cliente indifendibile, cercò un accordo. Quando i due avvocati si presentarono davanti al magistrato per suggellare l’accordo, quest’ultimo fece una strenua resistenza all’accomodamento, considerandolo giustamente lesivo degli interessi del lavoratore (se non fosse stato beccato in castagna a frodare INPS e datore di lavoro). Solamente su insistenza degli avvocati il magistrato lesse infine il fascicolo e si persuase che i clienti della mia agenzia investigativa Cyanea erano persino troppo generosi con l’ex-dipendente malandrino.

         Quando iniziai la mia carriera d’investigatrice privata, il titolare della prima agenzia investigativa per cui lavoravo, m’insegnò l’importanza di esaminare attentamente il fascicolo processuale o i documenti inerenti, qualsiasi fosse la questione su cui dovevo indagare.

         Tutte le volte che la mia agenzia investigativa Cyanea si occupa di casi di malagiustizia, alla base coesistono due fattori: le indagini a senso unico di inquirenti incapaci e la disattenzione dei giudici che prendono per oro colato ciò che la polizia giudiziaria riferisce, senza approfondire gli atti d’indagine.

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