La maternità surrogata è una porcheria alimentatadalla corruzione negli affidi e nelle adozioni.

È sorprendente come oggigiorno l’utero in affitto o maternità surrogata e la banca del seme siano passate da becere pratiche maschiliste a diritto inalienabile delle persone LGBT
È sorprendente come oggigiorno l’utero in affitto o maternità surrogata e la banca del seme siano passate da becere pratiche maschiliste a diritto inalienabile delle persone LGBT

La mia agenzia investigativa Cyanea di Cassano d’Adda si occupa da 22 anni di tutela della famiglia e dei minorenni. Durante le mie attività di investigatore privato, sin dalla mia prima collaborazione con un’agenzia investigativa di Treviglio, ho potuto constatare che la maternità surrogata c’è sempre stata.

Era una pratica marcatamente patriarcale e maschilista: quando in una coppia sposata si scopriva che la moglie era sterile e si voleva a tutti i costi un successore, il marito, con il consenso o meno della consorte, sceglieva una servetta, un’amica di famiglia o la sua amante più povera per metterla incinta. Una volta nato, il figlio cambiava magicamente mamma a colpi di costose rette in cliniche private, false dichiarazioni all’anagrafe e generosi lasciti alla madre naturale.

Talvolta, più raramente, quando era il “capo famiglia” ad essere sterile, costui tollerava che la moglie frequentasse un amante per restare incinta (raramente finiva bene).

Durante un’indagine criminalistica, trattata dalla mia agenzia Investigazioni Cyanea di Cassano d’Adda, scavai così a fondo negli “armadi” di una famiglia in cerca di scheletri da scoprire che una donna all’insaputa del marito si era fatta mettere incinta dallo “spirito santo”, pur di accontentare il coniuge sterile e costui non ammetteva la sua infertilità al punto da non essersene neppure reso conto.

In passato, quando avevo appena aperto la mia prima agenzia investigativa Cyanea a Milano, mi capitavano indagini per controversie successorie dove saltavano fuori figli illegittimi e addirittura qualche figlio di maternità surrogata respinto al mittente per difetti fisici o psichici, come fossero stati merce fallata di Amazon con diritto di reso.

È sorprendente come oggigiorno l’utero in affitto o maternità surrogata e talvolta persino la donazione del seme siano passate da discutibili pratiche maschiliste a diritto inalienabile delle persone LGBT.

Sono sempre stata a favore delle adozioni da parte di coppie omosessuali, semplicemente perché dopo trent’anni d’indagini sull’affidamento dei figli di divorziati etero ho visto talmente tante brutture da ritenere che i gay, donne o uomini, non possano fare peggio degli eterosessuali. Infatti, i e le clienti gay che si rivolgono alla mia agenzia Investigazioni Cyanea di Cassano d’Adda me lo confermano ogni giorno nel bene e nel male. Tuttavia, ritengo che sia una forzatura egoistica e un grosso peccato di narcisismo non adottare un figlio, negando una seconda possibilità a un bimbo sfortunato, perché si vuole a tutti i costi un figlio con i propri geni.

D’altra parte una cosa va detta: il sistema delle adozioni e degli affidamenti in Italia, ma anche in buona parte del Mondo, è talmente farraginoso e corrotto (scandali come quello di Bibbiano ce lo ricordano continuamente) che certamente non invoglia a salvare un bambino dall’orfanotrofio.

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